Continuiamo con la nostra serie di articoli su come giocare meglio una partita di scacchi. Come già saprete, sono tutti articoli in cui proviamo a dirvi delle cose concrete, di facile applicazione
in partita, ma senza scrivere mosse o analizzare posizioni, per facilitare la lettura.
Come migliorare a scacchi: l’iniziativa
Tutti abbiamo sentito parlare sull’iniziativa, e tutti sappiamo che averla è qualcosa di positivo
nelle nostre partita però, che cos’è l’iniziativa?
Chiaramente abbiamo un’idea intuitiva di questo concetto fin dal nostro primo giorno
giocando a scacchi, quasi direi fin dalla nostra prima partita. Ma per capire bene cosa sia
bisogna trovare una definizione precisa.
Quindi, come definirla? Facilmente ci viene in mente qualcosa del tipo “è quando si
minaccia qualcosa”, e questo va bene, però noi vogliamo andare oltre.
Per definire più chiaramente questo concetto può essere utile ricordarci di qualcosa che ci
capita in partita a tutti i principianti: gli scacchi inutili. Cosa sono questi scacchi inutili? come ad esempio quando si fa uno scacco al re solo perché si ha l’opportunità?
Diciamo che uno scacco al re aiuta al rivale (o al massimo, non è utile per noi) quando la
mossa che fa il re nemico è utile al nostro opponente, e sicuramente vuole farla (prima o
poi) anche se noi non facciamo scacco. In questo caso è evidente che fare scacco non
aiuta alla nostra posizione, visto che noi perdiamo un tempo facendo scacco e il nostro
opponente fa immediatamente una mossa utile a lui.
Cosa c’entra questo con l’iniziativa?
Il fatto è che tutti sappiamo più o meno che l’iniziativa è qualcosa di utile, e quindi chi fa uno
scacco inutile al re nemico non sta utilizzando o prendendo l’iniziativa, almeno non nella
maniera giusta. Per questo diciamo che l’iniziativa è la capacità di creare minacce che non
possono essere ignorate.
Quindi, abbiamo capito cos’è l’iniziativa. Non consiste nel minacciare cose a caso o fare
sempre quel unico scacco che la posizione ci consente di fare.
Innanzitutto dobbiamo chiederci se il nostro rivale deve difendersi contro la nostra
minaccia. Ad esempio, se minacciamo un pedone però in cambio lasciamo in presa
un altro nostro pedone, l’opponente potrebbe semplicemente mangiarlo e scambiare i
pedoni, senza entrare per forza in una posizione di difesa.
D’altronde, e forse più importante del punto precedente, dobbiamo chiederci se il nostro
opponente, difendendoci della nostra minaccia, esegue una mossa utile per la sua
posizione. Ci possiamo chiedere, ad esempio, se la mossa che farebbe il nostro
opponente per difendersi è una mossa che potrebbe fare comunque nella sua posizione, o
se sarebbe comunque una mossa utile. In quel caso non dobbiamo minacciare niente
visto che noi perderemmo un tempo nel minacciare qualcosa, però il nostro avversario
farebbe una mossa utile. Così questa “iniziativa” diventa una perdita di tempo, il contrario
di quello che vogliamo che fosse.
Ora che sappiamo cos’è, perché è utile?
Sappiamo che è utile perché, ben utilizzata, ci fa guadagnare tempi. Notiamo che se
minacciamo qualcosa, ad esempio, sviluppando un pezzo, e il nostro avversario deve
perdere un tempo nel difendersi, così avremmo guadagnato un tempo.
Cioè, in pratica approfittandoci dell’iniziativa stiamo guadagnando dei tempi, il che è molto
importante negli scacchi.
Immaginate di poter muovere due volte invece di una in ogni vostro turno. Chi potesse fare
questo, prenderebbe un grande vantaggio contro il suo avversario. In pratica questo è
quello che succede quando usufruiamo l’iniziativa nelle nostre partite correttamente.
È utile quindi minacciare la posizione del rivale quando lui non si può difendere con mosse
utili. Così il nostro gioco andrà avanti sviluppando i pezzi, posizionandoli nelle case
migliori per loro, mentre il nostro avversario non farà altro che difendersi.
È chiaro che questo è un caso estremo ed ideale, però è sempre quel caso in cui vogliamo
arrivare.